La crisi climatica: un grido d’allerta attraverso l’arte e la fotografia

Esposizioni e incontri per sensibilizzare sul cambiamento climatico in Italia

Un’arte che parla di crisi

La crisi climatica si manifesta in modi sempre più evidenti e drammatici, e l’arte si fa portavoce di questo grido d’allerta. Attraverso mostre fotografiche come “Non c’è più tempo”, ospitata al Forte di Bard in Valle d’Aosta, il pubblico è invitato a riflettere su un tema di vitale importanza. Le immagini, frutto del lavoro dell’Agence France-Presse, documentano eventi catastrofici come siccità, inondazioni e incendi, che colpiscono ogni angolo del pianeta. Queste opere non sono solo fotografie, ma testimonianze visive che raccontano storie di sofferenza e resilienza, invitando a una presa di coscienza collettiva.

Un evento che unisce esperti e pubblico

Il 2024 segna un momento cruciale per la sensibilizzazione sul cambiamento climatico, con eventi che coinvolgono esperti di fama internazionale. La proiezione di fotografie a Villa Necchi Campiglio, Bene del FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano, rappresenta un’opportunità unica per ascoltare le voci di ingegneri, idrologi e diplomatici. Questi esperti, tra cui Andrea Rinaldo, vincitore dello Stockholm Water Prize 2023, e Michele Freppaz, nivologo dell’Università di Torino, offriranno una narrazione profonda e coinvolgente, sottolineando l’urgenza di affrontare le emergenze ambientali. La moderazione dell’evento da parte di Daniela Bruno, direttrice culturale del FAI, aggiunge un ulteriore livello di prestigio a questa iniziativa.

Immagini che raccontano storie di speranza e allerta

Tra le immagini esposte, spicca quella di Leo Malafaia, che ritrae un giovane immerso nelle acque inquinate di Cabo de Santo Agostinho, un simbolo della devastazione causata dalle fuoriuscite di petrolio. Allo stesso modo, la fotografia che documenta l’acqua alta in Piazza San Marco a Venezia evidenzia l’impatto tangibile dell’innalzamento del livello del mare. Le proiezioni scientifiche avvertono che, nei prossimi cento anni, il livello del mare potrebbe aumentare di un metro, mettendo a rischio non solo Venezia, ma molte altre città costiere. Andrea Rinaldo, in particolare, sottolineerà l’importanza di un’azione globale per salvaguardare questi patrimoni dell’umanità.

Il FAI e la campagna #FAIperilclima

Il FAI non è solo un custode del patrimonio culturale, ma anche un attore attivo nella lotta contro la crisi climatica. L’esperienza diretta con i danni subiti a Villa Necchi durante un nubifragio nel 2023 ha spinto la Fondazione a lanciare la campagna di sensibilizzazione #FAIperilclima. Questa iniziativa mira a educare il pubblico sulle conseguenze della crisi climatica e a promuovere buone pratiche per affrontarla. La scelta di ospitare la proiezione delle fotografie più iconiche della mostra “Non c’è più tempo” a Villa Necchi è un chiaro segnale dell’impegno del FAI nel sensibilizzare la società civile su un tema che riguarda tutti noi.

Scritto da Redazione

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