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Il mobility manager: un professionista chiave per la sostenibilità
Il mobility manager è una figura professionale sempre più rilevante nelle aziende e nelle pubbliche amministrazioni italiane, specialmente alla luce delle recenti normative che mirano a promuovere la mobilità sostenibile. Con il Decreto-Legge 19 maggio 2020 n. 34, noto come Decreto Rilancio, è stato introdotto l’obbligo di nominare un mobility manager per le aziende con più di 100 dipendenti.
Questa figura ha il compito di elaborare un Piano degli Spostamenti Casa Lavoro (PSCL), un documento strategico che analizza le abitudini di mobilità dei dipendenti e propone soluzioni per ottimizzare gli spostamenti, riducendo l’uso di veicoli privati. L’obiettivo è duplice: migliorare l’efficienza del trasporto e contribuire a una significativa diminuzione dell’impatto ambientale.
Normative e requisiti per il mobility manager
La figura del mobility manager è stata formalmente introdotta in Italia già nel 1998, ma ha acquisito maggiore rilevanza grazie ai recenti interventi legislativi. Con il D.Lgs. 101/2020 e il successivo Decreto del Ministero dell’Ambiente, sono stati definiti requisiti e competenze specifiche per questa professione. I mobility manager devono possedere conoscenze in vari ambiti, dalla statistica all’analisi ambientale, fino alla logistica e alla gestione dei trasporti.
Il PSCL deve contenere un’analisi dettagliata delle abitudini di mobilità dei dipendenti e le misure previste per incentivare l’uso di modalità di trasporto più sostenibili, come car pooling, trasporti pubblici e biciclette. È fondamentale che le aziende comunichino le risorse disponibili al mobility manager per l’implementazione delle iniziative.
Impatto della mobilità sostenibile sulle aziende
Implementare un piano di mobilità sostenibile porta vantaggi significativi per le aziende. Non solo si riducono i costi legati ai trasporti, ma si migliora anche la produttività dei dipendenti, grazie a spostamenti più rapidi e confortevoli. Inoltre, una gestione efficace della mobilità contribuisce a ridurre l’inquinamento atmosferico e le emissioni di gas serra, promuovendo un ambiente di lavoro più sano.
Le aziende che adottano misure di mobilità sostenibile possono anche migliorare la loro reputazione, diventando più attraenti per i talenti e per i clienti sempre più attenti alla sostenibilità. In un contesto globale in cui le questioni ambientali sono sempre più al centro del dibattito pubblico, il ruolo del mobility manager diventa cruciale per una strategia aziendale vincente.
Il futuro della mobilità nelle città italiane
Con l’emergere di nuove tecnologie e sistemi di trasporto, il futuro della mobilità nelle città italiane appare promettente. Il governo sta investendo in infrastrutture e incentivi per promuovere soluzioni innovative, come i veicoli elettrici e le piattaforme di mobilità condivisa. Inoltre, la sensibilizzazione dei cittadini sulla mobilità sostenibile è fondamentale per il successo di queste iniziative.
Il mobility manager, quindi, non è solo un professionista che gestisce gli spostamenti, ma diventa un vero e proprio agente di cambiamento, capace di influenzare le abitudini di mobilità di interi gruppi di lavoro e contribuire a una transizione verso città più sostenibili e vivibili.