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Un sondaggio svela il sostegno alle energie rinnovabili
Un recente sondaggio globale realizzato da Savanta per E3G, Beyond Fossil Fuels e We Mean Business Coalition ha rivelato che il 97% dei dirigenti aziendali in 15 paesi sostiene una rapida transizione dai combustibili fossili verso l’elettricità rinnovabile. Questo dato segna un punto di svolta: le aziende riconoscono che l’energia rinnovabile non è solo una scelta ecologica, ma anche un’opportunità di crescita economica e competitività. Con quasi il 78% dei leader favorevoli a una transizione verso un sistema elettrico sostenibile entro il 2035, è chiaro che la maggior parte dei dirigenti è pronta a investire nel futuro energetico.
Il messaggio dal mondo imprenditoriale
Mentre i leader mondiali pianificano i prossimi Piani Nazionali per il Clima (NDC), il messaggio che emerge dal mondo delle imprese è chiaro: l’energia rinnovabile rappresenta la chiave per garantire la sicurezza energetica e stimolare la crescita economica. Il report intitolato Powering up: Business perspectives on shifting to renewable electricity non solo conferma questa tendenza, ma lancia anche un avviso: le imprese potrebbero spostare le loro operazioni in paesi con un accesso migliore a sistemi elettrici rinnovabili se i governi non attuano politiche adeguate.
Le aziende si muovono verso l’energia pulita
Il sondaggio ha coinvolto dirigenti provenienti da paesi chiave come Australia, Brasile, Germania, India e Italia. I risultati sono sorprendenti: circa il 52% dei dirigenti afferma che trasferirà le proprie operazioni in mercati con accesso privilegiato a fonti rinnovabili entro cinque anni. Questo è un chiaro segnale che le aziende non vogliono più dipendere dai combustibili fossili. Inoltre, il 75% degli intervistati associa le energie rinnovabili a una maggiore sicurezza energetica, e il 77% crede che possano contribuire alla crescita economica.
Il futuro senza carbone
Un dato interessante riguarda le aspettative per il futuro: quasi il 43% delle aziende prevede di eliminare il carbone dalle proprie operazioni entro il 2030. Questo è un passo significativo verso un’economia più sostenibile. Inoltre, due terzi dei dirigenti preferirebbero sostituire il carbone direttamente con energie rinnovabili, senza passare per infrastrutture a gas, segno di un forte impegno verso una transizione diretta. Anche nei paesi fortemente dipendenti dal gas, come l’Italia e il Giappone, si registra una crescente preferenza per le rinnovabili.
La richiesta di politiche governative più forti
Nonostante il forte sostegno da parte del settore privato, molti governi non hanno ancora delineato piani chiari per la transizione. In Giappone, ad esempio, i dirigenti chiedono maggiore chiarezza sul ruolo delle energie rinnovabili nei piani climatici nazionali. In Canada, si richiede di investire nella riqualificazione della forza lavoro, un aspetto cruciale per affrontare la transizione energetica senza penalizzare le comunità locali.
Il caso dell’Italia
In Italia, la situazione è altrettanto promettente. Negli ultimi dieci anni, le energie rinnovabili hanno gradualmente sostituito il carbone, che attualmente contribuisce solo al 2% della produzione elettrica nazionale. Si prevede che il carbone venga completamente eliminato entro la fine del 2025. Un dato significativo è che oltre il 76% dei dirigenti italiani chiede al governo di concentrare i nuovi investimenti sulle rinnovabili piuttosto che sui combustibili fossili.
Un futuro verde per le aziende
In sintesi, il panorama energetico globale sta rapidamente cambiando. Le aziende non solo riconoscono l’importanza delle energie rinnovabili, ma chiedono anche un impegno deciso da parte dei governi per facilitare questa transizione. Con la crescita della consapevolezza riguardo ai cambiamenti climatici e alla sostenibilità, è probabile che la spinta verso un’economia verde si intensifichi nei prossimi anni. Il momento di agire è adesso, e le aziende sono pronte a guidare il cambiamento verso un futuro sostenibile.